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Le notizie di Adessowind.com

2010-05-18 09:44:05 - News
New su Capo del Capo 2010



Una notte insonne quella tra domenica e lunedì, colpa di questo maestrale che s’insidia “noioso” tra finestre e serrande, buon segno per la giornata in arrivo. L’appuntamento è fissato sul campo di gara alle 8,00 del mattino, in programma propone come prime in acqua le prove di windsurfing, rinviate nella giornata di ieri. Oggi le condizioni sono nettamente più appropriate per questa disciplina; le onde frangono regolari spazzolate da un intenso Maestrale, il sole non tarda a manifestarsi colorando intensamente il promontorio di una luce splendente. Puntuali come da programma la prima batteria entra in azione alle 8,45, in un singhiozzante moto ondoso che per colpa della marea tarda a stabilizzarsi. I set più grossi raggiungono i 3 metri, e mettono in evidenza le performance dei riders.

I 45 minuti di heat per i primi 8 qualificandi portano il suo risultato, aggiudicando alla finale un sempre più talentato Gabriele Serra, il cagliaritano viene premiato per la scelta e il tempismo delle sue onde. Anche l’esperto Andrea Rosati non può mancare all’appello, pochi i suoi interventi in questa prima fase di gara, ma qualità e tattica sono sufficienti. Con loro anche il local oristanese, veterano del Capo Francesco Cotza e l’olbiense Nicola Campus. Mentre, dalla parte bassa del tabellone fanno la loro corsa verso le finali; con una performance a dir poco strabiliante Matteo Spanu, conoscitore dello spot come le proprie tasche, pennella geometricamente i muri d’acqua. Con lui anche il milanese Federico La Croce non sembra da meno, con il suo stile radicale e deciso, osa e viene premiato. Un altro cagliaritano in finale, Emanuel Argiolas, anch’esso attento conoscitore delle insidie del Mannu, non si fa sorprendere ma sorprende!

Sono le 11,25, il sole è oramai alto e il cielo terso. La marea è in crescita e con essa la qualità dell’onda. E’ tempo di finali! Il race director Sergio Cantagalli opta per un nuovo format proponendo 60 minuti di gara per dare ancor più varietà e scelta d’onda ai finalisti. Tre colpi di tromba e la bandiera rossa issata sul pennone ufficiale danno termine alla finale del NSA Capo del Capo 2010. Combattutissima sino all’ultimo secondo di gara, i giudici espongono in seguente verdetto: L’ottava posizione va a Nicola Campus, sicuramente affaticato da un iniziale “wipe out” che ha visto la sua attrezzatura triturata tra le affilate rocce del Capo. Francesco Cotza (7′) porta a casa un valido risultato personale, dopo aver diviso e lottato nell’arena di Capo Mannu con i nomi più prestigiosi del windsurf nazionale. Al 6′ posto troviamo Gabriele Serra, anch’egli reduce da un impattante approccio con le rocce della scogliera, lascia i materiali parcheggiati sugli scogli per essere assistito dal rescue team, vistosamente zoppicante se la cava con qualche graffio e una vela in meno. A sorpresa, con una performance singhiozzante è in 5′ posizione l’oristanese Matteo Spanu, il talento di Matteo è indiscusso, ma anche quest’anno cadono le speranze di portare ” a casa” l’ambito titolo ad un rider locale. A conferma che i rider sardi sono sicuramente un icona del windsurf nazionale l’olbiense GianMario Pischedda è 4′, anche lui colleziona qualche punto di sutura oltre al rispetto per le sue entrate sulla parte più verticale dell’onda. Ancora un sardo tra i leader, è Emanuel Argiolas, assiduo frequentatore di questo spot che finalmente marca il suo nome tra le legende del Capo con un meritato 2′ posto sul podio, ma il vero Capo del Capo 2010 è il romano Andrea Rosati. Con una pluriennale esperienza di coppa del mondo, e un profilo da wave rider riconosciuto, è indubbiamente l’atleta nazionale più completo nelle varie discipline del windsurf. Oggi anche il “Capo” del Capo!
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Fonte: Classifiche, news e foto sul sito ufficiale capodelcapo.com



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